Come condannare un cane a morire

Thor è un cucciolo di pastore tedesco che entra in una famiglia sbagliata
Thor viene acquistato otto anni fa da un ragazzo molto solo e depresso, in un famoso allevamento della Provincia di Torino. Portato a casa, non viene accolto bene: la madre lo detesta da subito perché è un essere che sporca e che va tenuto lontano da casa. Il padre non è d’accordo, ma è l’unico a prendersi veramente cura di lui. Il padre lo nutre, lo coccola, lo spazzola e lo controlla. Visto che ormai è qui, dice, il cane va tenuto bene. Il ragazzo crede di aver risolto il suo problema di depressione con la pet terapy che il cane avrebbe dovuto dargli: il cane con lui è buonissimo e vive per lui, ma non viene ricambiato nello stesso modo.
Due anni fa il padre purtroppo muore ed il cane perde l’unico affetto vero della famiglia
Da quel momento Thor è completamente abbandonato a se stesso. Malnutrito e senza affetto inizia ad abbassare le sue difese. Il cane viene nutrito con tanto pane (costa poco) e poche crocchette ricche di sostanze utili alla sua salute. Non viene più controllato, ha il pelo lungo e arruffato. E’ sporco perché è troppo scomodo da lavare e da portare a lavare. La madre lamenta il fatto che salendo in macchina gliela sporca e così impedisce al figlio di fare qualcosa per lui. Siamo in inverno e il cane può ancora sopportare questo stato.Ma l’estate è arrivata e con lei la condanna di Thor
Thor è morto sabato appena trascorso, divorato vivo dai vermi generati dalle larve di mosca carnaria. Una condanna atroce inflitta da una famiglia che si è dimenticata di lui e che telefona al negozio di alimenti per cani dicendo che non mangia da due giorni e che forse è il cibo che non fa per lui. Il negoziante che conosce la sua situazione sa benissimo che non è così e fa domande: chiede dov’è Thor ora? E’ steso al sole il cortile e non si muove. Il negoziante accorre, ma si trova davanti ad uno spettacolo atroce. Lo carica in macchina e lo porta in clinica veterinaria. Lo tosano, lo lavano, ma escono vermi ovunque e il cane ancora respira e ti guarda chiedendo aiuto. Non c’è più nulla da fare e il cane viene soppresso.Thor ha finito i suoi giorni, ma la sua famiglia esiste ancora
Non ho il potere di denunciare alla Protezione Animali un fatto di questa portata. Se il cane fosse stato curato in tempo come il suo amico Bazzi, si sarebbe salvato. I cani che vivono in campagna possono essere soggetti a problemi così gravi, ma è sempre una questione di amore dell’uomo verso un cane che vive per lui. Ho abitato in campagna per anni e avevo cani di grossa taglia che stavano sempre all’aperto, ma vivevano con noi ed erano nutriti, curati, lavati e soprattutto amati. Mai abbiamo avuto cani attaccati dalle mosche perché troppo deboli o depressi.La famiglia è il luogo dove si consuma l’amore e l’odio e questo vale anche per i cani.
Gabriella GaiLeggi anche:

Gabriella Gai
Sono Gabriella Gai, vivo e lavoro a Torino. Eclettica di natura ho sviluppato esperienze professionali diverse con un comune denominatore: creatività, progetto e realizzazione. Il mio studio per il riciclo e il riuso dei materiali hanno dato vita ad un progetto dedicato interamente al riciclo del jeans per produrre moda e un lusso sostenibile esteso anche ai complementi di arredo ed alla cura del cane di casa. Il profilo Google di Gabriella Gai
16 Responses to Come condannare un cane a morire
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sapevano della situazione e perche' non sono intervenuti prima?
Scusatemi tanto, ma se si sa della situazione e la si conosce… Io non avrei esitato a denunciarli.
quel cane lo si doveva togliere prima a quell'orrenda famiglia, tempo fa ho diedi in adozione uno splendido cane di un mio paziente psichiatrico della comunità dove lavoro, credevo fosse una bella famiglia adeguata invece fin da subito qualcosa non andava, lo tenevano sempre legato e gli davano cibo inadeguato, ho chiamato 1550 volte l'enpa e mi dicevano sì signora quando potremo interverremo, non lo hanno mai fatto e il cane è morto, io non avevo nessun autorità per portarglielo via ma averi voluto davvero tanto farlo, ci penso tutti i giorni mi piange il cuore e mi sento in colpa, mi sento atterrita dai sensi di colpa……..
Anche per thor bisognava intervenire prima, ma l'enpa la lida etc in questi casi dove sono?????????????
Ma scusate e perchè sta famiglia non sarebbe denunciabile?
non ho capito una frase: “Non ho il potere di denunciare alla Protezione Animali un fatto di questa portata.” perché?
anche io non ho capito quella frase, c'erano tutti gli estremi per fare una denuncia
cosa cè da commentare !!!!!l 'uomo è il vero bastardooooooooo speriamo ke loro fanno la stessa fineeeeeeeee
non ci sono parole….solo skifo!!!!
l'omertà è una gran brutta cosa. Le cose vengono fuori soltanto a cose fatte, quando il cane ormai è passato a miglior vita. Io non sopporto le frasi del tipo ” non ho il potere di denunciarlo”. Perchè avete paura? chi ha paura muore, e che diamine sbrigatevi a denunciare quei mostri, prima che qualcuno denunci chi non ha segnalato il fatto. Se si amano gli animali e si vedono queste atrocità perchè c'è sempre da avere paura? Forza, fate un bel regalo a quell'anima che adesso riposa in pace. Sennò non esiste davvero giustizia.
VANNO DENUNCIATI NON CI SONO SCUSE
chi non denuncia e complice ; o questa e' una bufala oppure chi l' ha scritta e' un pusillanime che si rende partecipe di questa storia
ah ho capito, serve per pubblicizzare questo sito gabriellagaiblog e attirare persone ignare per la vendita di fronzoli per cani. Compliemnti una bella tecnica di marketing, forse pensate che simo tutti dei deficenti, adesso mi attivo io .
Come è facile attaccare altre persone quando non si conoscono i fatti fino in fondo… ritengo che nessuno si possa permettere di giudicare altre persone nascondendosi dietro un nick name…e Gabriella ha solo posto all'attenzione di chi legge un fatto doloroso purtroppo accaduto…e che accade giornalmente con frequenza inimmaginabili… Talvolta denunciare chi si comporta in modo così crudele non solo non è semplice ma comporta anche conseguenze per chi con coraggio decide di ribellarsi…e la giustizia non tutela in nessun modo…o si nasconde dicendo “più di così non possiamo fare”… Credo che l'unica cosa che si possa fare e parlarne per sensibilizzare chi cerca di proteggere in tutti i modi i nostri amici a quattro zampe… la vita è una ruota che gira…non dobbiamo mai fare ad altri esseri umani ciò che non vogliamo sia fatto a noi…ricordiamolo sempre…
Un abbraccio a Gabry
Simona
…………………. quando ki violenta e uccide un essere semplice e indifeso come un bimbo o un cane merita di morire lentamente in una miniera a mille metri di profondità nel buio e silenzio più assoluto xkè possa meditare su quello che ha fatto…… cesare gilardi
E’ una cosa orribile! Una delle “mie” cagnoline ha avuto una piometra in piena estate, subito le mosche le sono andate addosso. La vet è intervenuta immediatamente e ora sta bene. Ha rischiato di morire. Chi non ama non deve prendere con se chi ha bisogno di amore.